Failtè

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lunedì 27 febbraio 2012

QUELLO CHE MI PASSA PER LA TESTA SU TOLKIEN

Questa nuova rubrichetta si pone l'obiettivo, tra gli altri, di stimolare un po' di discussione tra i lettori del blog.
Infatti, qui, scriverò quello che mi passa per la testa ogni tanto su Tolkien, sulle sue opere o sul mondo in cui è vissuto, così, senza filtri stilistici, linguistici o moralistici e senza approfondimenti. Prevedo parecchi strafalcioni, e qualche cazzatona, ma ben vengano se stimoleranno una qualche forma di discussione, altrimenti pazienza.


In Occasione dell'uscita dei film di Jackson, nel mondo, è stato pubblicato di tutto e di più.
Così sarà, certamente, anche in occasione dell'uscita dei prossimi film. In effetti sono state pubblicate opere fondamentali, testi molto interessanti e piacevoli e altre, molto molto molto meno, per non dire banali, volgari e quasi offensive. Che dire, in fondo, carpe diem. E' ovvio che la maggior parte degli autori riterrà i propri lavori degni di pubblicazione, però, visti alcuni titoli, sono portato a pensare che per qualcuno si tratti soltanto di una buona occasione di speculazione. Sono convinto che, in quei casi, non credano neppure loro alla bontà della propria opera. Mi rendo conto che la maggior parte di loro finanzierà profumatamente la pubblicazione dell'opera, ma ciò non mi distolglie dal porre una domanda che ritengo fondamentale: perché non lasciano in pace Tolkien e non pubblicano un romanzo o un saggio che riguardi i cazzi loro.
Per non essere ritenuto presuntuoso, o peggio invidioso (perché è vero che anche a me piacerebbe vedere pubblicata, un giorno, qualche mia opera su Tolkien – che sarebbe forse pessima o noiosa, ma, di certo, piena di rispetto e amore) voglio ribadire con forza che non mi riferisco a quegli autori che credono alla loro opera, che potrà piacere o meno, essere trovata interessante o meno, ma quantomeno avrà un anima, mi riferisco a quelle, senza fare nomi, che sono – solo – indecenti.
Tolkien era un perfezionista e la sua opera era piena non solo della sua anima, ma anche del suo genio, ed io, francamente, senza volere censurare nessuno, e con tutte le riserve appena espresse, trovo indecente e criminale che qualcuno usi il suo nome e la sua opera per pubblicare spazzatura e fare soldi.



Chissà cosa mi passerà per la testa domani.....

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