Failtè

FAILTE'

domenica 29 gennaio 2012

CITAZIONE DELLA SETTIMANA: La battaglia di Camblam

«Si accese una lotta accanita, perché quasi tutti i comandanti delle due parti si batterono alla testa dei propri uomini e caddero sul campo insieme alle schiere. Tra i sostenitori di Modred morirono Cheldric, Elafio, Egbricto e Bunigno, tutti sassoni; Gillapatria, Gillamor, Gislafel e Gilario, irlandesi; e gli Scoti e i Pitti con quasi tutti i loro comandanti. Tra gli uomini di Artù morirono Olbricto re di Norvegia, Aschillio re di Danimarca, Cador Limenic, Cassibellano e molte migliaia di soldati sia britanni sia delle altre popolazioni che combattevano a fianco del re.
Rimase ferito a morte anche l'illustre Artù, che fu quindi portato sull'isola di Avalon perché le sue piaghe ricevessero le cure necessarie. Nell'anno 542 dall'incarnazione di Nostro Signore, Artù lasciò la corona al cugino Costantino, figlio di Cador duca di Cornovaglia».


Goffredo di Monmouth in “Storia dei re di Britannia”, a cura di Gabriella Agrati e Maria Letizia Magini, prima edizione italiana: Ugo Guanda Editore, Parma, 1989


BIBLIOGRAFIA TOLKIENIANA XXXVI PARTE

Eccoci all’appuntamento settimanale con la bibliografia. Terminato il ciclo delle opere di Tolkien, e di quelle a lui dedicate, pubblicate in Italia e ad Oxford sino ad oggi, ecco le nuove puntate con le opere e le poesie scritte, edite, tradotte o con contributi di Tolkien pubblicate in Gran Bretagna.
Infine le annate dal 2009 ad oggi.
La mia bibliografia completa (non solo Italiana) relativa al periodo dal 1966 al 2000 è inclusa nell'interessantissimo libro: "Introduzione a Tolkien" a cura di Franco Manni con illustrazioni di Lorenzo G. Daniele.
Simonelli Editore Milano http://www.simonel.com/ - ISBN 88-86792-39-5 - Pagine 492 - € 25,00
NB: La bibliografia più completa, di tutto ciò che riguarda Tolkien, viene pubblicata periodicamente sulla rivista Endore -
http://www.endore.it/, sempre a cura del nostro instancabile Franco Manni


BIBLIOGRAFIA
2009, The Hobbit, di J.R.R. Tolkien, 384 pp., 19.6 x 12.8 x 2.6 cm, Paperback, HarperCollinsChildren'sBooks; (Reissue) edition (2 April 2009), Londra, 2009.


2009, Letters from Father Christmas, di J. R.R. Tolkien, 160 pp., 19.8 x 13 x 1.8 cm, Paperback, HarperCollins; Reprint edition (1 Oct 2009), Londra, 2009.


2009, Tree and Leaf: Including Mythopoeia, di J. R.R. Tolkien, 176 pp., 19.6 x 12.6 x 1.6 cm, Paperback, HarperCollins (5 Mar 2009), Londra, 2009.

2009, Tales from the Perilous Realm: Roverandom and Other Classic Faery Stories, di J. R.R. Tolkien, illustrato da Alan Lee, 432 pp., 19.4 x 12.8 x 3 cm, Paperback, HarperCollins (2 April 2009), Londra, 2009.


2009, The Legend of Sigurd and Gudrún, di J. R.R. Tolkien, 384 pp., 22.4 x 14.6 x 4.2 cm, Hardcover, HarperCollins; First Edition, First Impression edition (5 May 2009), Londra, 2009.

2011, Mr Bliss, di J. R.R. Tolkien, 192 pp., 20.2 x 13.4 x 2.2 cm, Hardcover, HarperCollins (29 Sep 2011), Londra, 2011.

2011, The History of the Hobbit: One Volume Edition, di J. R.R. Tolkien e John Rateliff, 960 pp., 23 x 15.2 x 6.6 cm, Hardcover, HarperCollins; Revised Updated edition edition (27 Oct 2011), Londra, 2011.


2011, The Art of the Hobbit, di J. R.R. Tolkien, a cura di Wayne G. Hammond e Christina Scull, 128 pp., 26.6 x 26.6 x 2 cm, Hardcover, HarperCollins; 75th Anniversary Slipcased edition edition (27 Oct 2011), Londra, 2011.


2011, The Hobbit / The Lord of the Rings Box Set, di J. R.R. Tolkien, 1472 pp., 20.2 x 13.2 x 10.4 cm, Paperback, HarperCollins; 75th Anniversary edition (Reissue) edition (27 Oct 2011), Londra, 2011.



TOLKIEN IN FORMA DI HAIKU (O TANKA) – XXXVII PUNTATA

Haiku….


Il vecchio uomo salice

Pare dormiente,
primitiva radica,
che pronta afferra.

Thorin (2012)



QUELLO CHE MI PASSA PER LA TESTA SU TOLKIEN

Questa nuova rubrichetta si pone l'obiettivo, tra gli altri, di stimolare un po' di discussione tra i lettori del blog.
Infatti, qui, scriverò quello che mi passa per la testa ogni tanto su Tolkien, sulle sue opere o sul mondo in cui è vissuto, così, senza filtri stilistici, linguistici o moralistici e senza approfondimenti. Prevedo parecchi strafalcioni, e qualche cazzatona, ma ben vengano se stimoleranno una qualche forma di discussione, altrimenti pazienza.


E' da un paio di giorni che, per qualche strana ragione, mi torna in mente il personaggio cinematografico di Faramir e più ci penso più mi fa incazzare.
Ma dico, per quale ragione Jackson ha dovuto snaturare, come ha fatto, la psicologia di Faramir. Se Tolkien ha dato a Faramir una natura molto differente da quella del fratello, almeno a livello profondo, ci sarà stata pure una ragione. Per noi che crediamo che nulla di ciò che è stato creato da Tolkien, dal Silmarillion al SDA, sia frutto di casualità, la differenza tra Boromir e Faramir risulta fondamentale, sia per la bellezza dei personaggi, sia per gli esiti che le azioni dei due fratelli determinano. Allora speriamo che il ricordo dell'incazzatura dei fans di Tolkien per Faramir cinematografico, e non solo,, faccia riflettere Jackson, qualora gli venga ancora la voglia di snaturare qualche personaggio de Lo Hobbit a fini della sceneggiatura.


Chissà cosa mi passerà per la testa domani.....

NANI TRADIZIONALI E NANI TOLKIENIANI

Di Enrico Imperatori
Pubblicato su: Terra di Mezzo (Pubblicazione della Società Tolkieniana Italiana), n° 5, 1997, ANNO III – equinozio di primavera

Seconda Parte


Tolkien tradizionale
Sperando d'aver abbozzato in modo sufficiente una prima fase introduttiva, passerò ora ad analizzare quelli che sono i rapporti tra i Nani dei miti nordici e quelli degli scritti di Tolkien. Vedremo di seguito che le affinità sono abbondanti, non bisognerà però pensare- ricordo ancora- che Tolkien si sia limitato ad un lavoro di copiatura; il filtraggio naturale degli elementi del mito pagano attraverso le lenti di un cristiano ha prodotto notevoli modifiche, sia a livello folkloristico superficiale sia ad un livello più profondo ed interiore.
Nel Silmarillion(4) si può leggere la storia della creazione dei Nani; in questa vicenda, si notano le più evidenti corrispondenze. Come abbiamo visto, nel mito nordico, i Nani hanno vita nella terra e sono subito intimamente legati con il sottosuolo e con quanto ne è connesso. Inoltre sappiamo che essi ricevono forma ed intelletto dagli Dei. Anche nella creazione tolkieniana essi prendono vita nelle viscere della terra per mezzo di una divinità fabbro chiamata Aulë, che li fornisce di una forma e studia per loro una lingua apposita. Tolkien però dona spessore, rispetto al mito nordico, a tutta la vicenda della loro creazione, riportando nelle mani dell'unico artefice, Ilùvatar, il compito d'avallare l'opera di Aulë e di fornire ai Nani un intelletto. Le potenze angeliche tolkieniane infatti non potevano certo permettersi di creare, piochè questa capacità era prerogativa di Ilùvatar. Esse potevano abbellire, modificare, concludere l'opera abbozzata da Ilùvatar, ma non creare la vita , quantomeno non senza l'approvazione dell' Uno. Quindi Aulë compie un atto che trascende il suo potere , disobbedendo così ai dettami di Ilùvatar, ma di fronte all'ira del creatore, il suo atto di contrizione è così totale e la sua richiesta di perdono così toccante, che l'Uno non può fare a meno di accettarla (5). Probabilmente il fatto d'esser stati creati tra le rocce di una divinità angelica fabbro ricollegherà i Nani a tutti quegli aspetti tipici del mondo ctonio, che abbiamo visto in precedenza.
Altre importanti similarità sono riscontrabili nell'attribuzione dei nomi che Tolkien fornisce ai suoi Nani. Quasi tutti i nomi corrispondono a quelli elencati dalla Sibilla nel mito norreno dell'Edda(6) e a quelli che compaiono in molte altre saghe. Nell'Edda troviamo, tra gli altri: Nain, Bifur, Ori, Fìli, Kili, Thrȯr, Thráin, Dvalin, Bombur, Nori, Oin, Thorin, Fundin, Durin, Dori. Nel canto di Hyndia, in Hedda Kuhn, troviamo Dáinn; nel Dialogo di Fjölsviðr si trovano Óri e Dóri ed altri ancora in altre saghe. È importante notare, inoltre, che i Nani dell' Edda appartengono alla stirpe di Durin, lo stesso nome che Tolkien attribuisce al principale dei padri dei Nani creati da Aulë.
Un'altra importante affinità è collegata al regno dei morti; abbiamo visto che le mitologie Celtiche e Teutoniche consideravano i nani connessi con il regno dei morti e addirittutra credevano che potessero esserne la reincarnazione. Ora, nel Signore degli Anelli si ritrova una credenza che riguarda il loro progenitore Durin “il senzamorte”. Nell'appendice A del SDA(7) si legge: «...Egli visse così a lungo che tutti lo chiamavano Durin il Senzamorte. Eppure finalmente morì, prima che fossero finiti i Tempi Remoti, e la sua tomba si trova a Khazad-dûm; ma la sua linea non si estinse mai, e per cinque volte nacque nella sua casa un erede talmente simile al suo avo che ricevette il nome di Durin. I Nani erano in verità convinti che ognuno di questi fosse la reincarnazione del Senzamorte, essi hanno infatti molte strane storie e credenze a proposito di loro stessi e del loro destino nel mondo....».
Nel Silmarillion(8) si legge:
«...E dicono anche che i Sette Padri dei Nani ritornano per rivivere nei loro discendenti e riprendere gli antichi nomi: e ,di essi, Durin fu il più rinomato in ere successive, padre di quella stirpe massimamente amica degli Elfi, le cui dimore erano a Khazad-Dûm...».


NIZIATIVE INTERESSANTI

Notizia interessante pubblicata sulla pagina Facebook: Alla Locanda del Puledro Impennato”

CONCORSO: "ALLA LOCANDA DEL PULEDRO IMPENNATO"


DIAMO SPAZIO ALLA CREATIVITA'.
Ospiti della Locanda del Puledro Impennato, stavamo pensando di bandire un concorso, per giocare insieme e condividere, in modo diverso, la nostra passione per il mondo di Tolkien! Abbiamo pensato di dare spazio alla vostra creatività artistica: si tratta della realizzazione di un disegno! Nulla di serio e ufficiale, eh! Solo per divertirci un po' ;)

Il soggetto del disegno sarà: "Alla Locanda del Puledro Impennato", proprio come il nome di questa pagina! Come ve la immaginate? Sbizzarritevi!!!
Non è necessario essere dei grandi artisti.
Sono necessarie due cose:
- il disegno dovrà essere fatto da voi, senza scaricare niente dalla rete, sennò che gusto c'è?! ;)
- voglia di divertirsi!!!

Il disegno che riceverà il maggior numero dei vostri "Mi piace", si aggiudicherà la vittoria (non si vince nulla in concreto XD ma chi salirà sul primo gradino del podio, potrà vedere il proprio disegno come immagine profilo -per una settimana- di questa pagina!).
Le scadenze per caricare i disegni e per votare, saranno presto annunciate.

Potrete caricare i vostri disegni direttamente sulla bacheca di questa pagina; noi provvederemo ad inserire le immagini in un apposito album.

domenica 22 gennaio 2012

NANI TRADIZIONALI E NANI TOLKIENIANI

Di Enrico Imperatori
Pubblicato su: Terra di Mezzo (Pubblicazione della Società Tolkieniana Italiana), n° 5, 1997, ANNO III – equinozio di primavera

Prima Parte


In antico nordico il loro nome era Dvergar, da intendersi come “esseri demoniaci” o “ rattrappiti”; Dwarf in inglese antico; Corrigans nelle antiche saghe Bretoni; Gnomi e Nani nei miti e nelle fiabe italiane. Qui mi accingo a fornire qualche informazione sul popolo fantastico dei Khazad, questo era il nome dei Nani nella lingua Khuzul, fornitagli all'alba dei giorni dal loro creatore Aule, negli scritti di J.R.R. Tolkien.
Ritengo che l'atto di inserire questa razza nella propria cosmogonia,non fu per Tolkien, un evento casuale . In effetti, a mio avviso, il suo attento e appassionato studio dei miti nordici gli fece probabilmente ravvisare in questo popolo, presenti in quasi tutti i suddetti miti, delle caratteristiche che ben s'adattavano alla sua mitologia, quantomeno al livello superficiale del setting “medievale”.
Non dobbiamo però incorrere nello sbaglio di pensare che Tolkien si sia limitato ad un trasferimento passivo dei Nani, con tutte le loro peculiarità, “dalle sterminate lande nordiche alla Terra di Mezzo”. In effetti non fu così: per i Nani, come per tutte quelle altre razze che popolano la Terra di Mezzo e che ricorrono in quasi tutte le mitologie arcaiche indoeuropee, vi fu l'appassionata opera di “umanizzazione” da parte di Tolkien, opera che, come vedremo di seguito, non ricorre invece nel lavoro degli autori o trascrittori medievali di quelle mitologie.
Mi pare che questo importante aspetto meriti di essere approfondito e, per una migliore comprensione dell'analisi che sto per eseguire, mi pare opportuno sintetizzare quanto la letteratura ci offre su questa straordinaria razza mitologica.

LA TRADIZIONE

Nel mito pagano nordico della Voluspa Saga primo carme dell'Edda di Snorri(1), si legge, sull'origine dei Nani: “..........nati nella polvere e sotto terra, come vermi nella carne....”. Si scopre che ebbero vita dalla carne del gigante Ymir. Sempre dalla Voluspa si desume che inizialmente i Nani erano realmente vermi, anche se questo non trova conferma in nessun'altra fonte, ma in seguito, per volere divino, ebbero figura umana seppur rachitica e furono dotati di intelletto consapevole . Questa origine “ctonia” rende i Nani depositari della Terra, individuabili simbolicamente nei tesori in essa contenuti. Questi tesori sono essenzialmente metalli e la conoscenza delle loro proprietà.
Di conseguenza è prerogativa di questi esseri la conoscenza del fuoco primordiale che ha plasmato metalli e che possiede, secondo il mito, la gran proprietà purificatrice di annullare e distruggere il male. Si deduce, quindi, che il possesso di tali segreti rende i Nani esseri iniziatici, quindi oscuri e misteriosi. I Nani sono anche fabbri e artigiani abilissimi. Nel mito Il furto del monile di Freya(2) si legge : “presso la reggia, in una pietra, abitavano quattro Nani: Alfrigg, Dvallin, Berlingr, Grérr. Costoro erano artigiani così abili che riuscivano in tutto ciò che si proponevano di fare”. Il grande potere di questa razza risiede quindi anche in quest'attività. Il fabbro è un artigiano dotato di poteri sovrumani. L'essere, poi, custodi di tesori – di qualcosa cioè che può essere fonte di saggezza e generosità, ma anche di egoismo e distruzione- caratterizza questa razza in maniera eticamente ambigua.
Altro aspetto importante da affrontare è la relazione dei Nani con l'aldilà. La connessione dei Nani con pietre e tumuli fa sorgere spontaneo il collegamento tra questi ultimi e gli spiriti dei defunti, anch'essi abitatori di sepolcri e tombe: una credenza era dunque quella che i Nani fossero l'incarnazione dei morti. E' per questo, forse, che in alcune fonti(3), i Nani sono intesi come esseri demoniaci.
La connessione con il regno dei morti e dei tumuli bui, ha dato probabilmente adito alla credenza che la luce del giorno terrorizzi i Nani, poiché questa li pietrifica uccidendoli.
Nonostante le caratteristiche superumane sopra descritte i Nani non sono mai stati venerati nella mitologia Europea, quanto piuttosto temuti per le loro qualità misteriose e per il loro carattere di pericolosi e ostili difensori di tesori.


CITAZIONE DELLA SETTIMANA: Stella del mattino

«In principio fu il wara, nel folto delle foreste germaniche. Poi il varar dei fiordi scandinavi. La verità, il patto, la fede. Tradita dal Diavolo, primo degli spergiuri. Alla sua coda puntuta si attaccò subito il verbo leogan, mentire, poiché il demonio è anche il primo traditore e bugiardo. Quando il suo servo traditore e cannibale , il waerloga, approdò sulle isole, gli scozzesi tolsero la vocale finale per indurirne il nome e maledirlo, Così, dalle nebbie delle Highlands emerse il warlock, lo stregone, che adeso stava davanti a lui, nella sala degli anelli.
- Lei deve essere Tolkien.
La veggenza è una dote degli incantatori, pensò Ronald.».


WU MING 4 in “Stella del Mattino”, prima edizione italiana: Einaudi, Torino, 2008


 

BIBLIOGRAFIA TOLKIENIANA XXXV PARTE

Eccoci all’appuntamento settimanale con la bibliografia. Terminato il ciclo delle opere di Tolkien, e di quelle a lui dedicate, pubblicate in Italia e ad Oxford sino ad oggi, ecco le nuove puntate con le opere e le poesie scritte, edite, tradotte o con contributi di Tolkien pubblicate in Gran Bretagna.
Proseguiamo con le annate 2007 e 2008.
La mia bibliografia completa (non solo Italiana) relativa al periodo dal 1966 al 2000 è inclusa nell'interessantissimo libro: "Introduzione a Tolkien" a cura di Franco Manni con illustrazioni di Lorenzo G. Daniele.
Simonelli Editore Milano http://www.simonel.com/ - ISBN 88-86792-39-5 - Pagine 492 - € 25,00
NB: La bibliografia più completa, di tutto ciò che riguarda Tolkien, viene pubblicata periodicamente sulla rivista Endore -
http://www.endore.it/, sempre a cura del nostro instancabile Franco Manni


BIBLIOGRAFIA
2007, The Lord of the Rings (3 Book Box set), di J. R.R. Tolkien, 1664 pp., Paperback, HarperCollins; (Ristampa) edition (17 April 2007), Londra, 2007.

2007, The Hobbit: 70th Anniversary Edition, di J. R.R. Tolkien, 320 pp., 22.6 x 15 x 3 cm, Hardcover, HarperCollins; 70th Anniversary Edition edition (17 Sep 2007), Londra, 2007.

2007, The Fellowship of the Ring: Fellowship of the Ring Vol 1 (The Lord of the Rings), di J. R.R. Tolkien, 576 pp., 17.6 x 11.4 x 4.2 cm, Paperback, HarperCollins; (Ristampa) edition (17 April 2007), Londra, 2007.

2007, The Two Towers: Two Towers Vol 2 (The Lord of the Rings), di J. R.R. Tolkien, 464 pp., 17.4 x 11 x 3.4 cm, Paperback, HarperCollins; (Ristampa) edition (17 April 2007), Londra, 2007.

2007, The Return of the King: Return of the King Vol 3 (Lord of the Rings), di J. R.R. Tolkien, 624 pp., 17.8 x 11 x 4.4 cm, Paperback, HarperCollins; (Ristampa) edition (17 April 2007), Londra, 2007.

2007, The Children of Húrin, di J. R.R. Tolkien, a cura di Christopher Tolkien, illustrazioni di Alan Lee, 320 pp., 22.2 x 15.4 x 3.8 cm, Hardcover, HarperCollins; New Ed edition (16 April 2007), Londra, 2007.

2007, Mr Bliss, di J. R.R. Tolkien, illustrazioni di J. R.R. Tolkien, 112 pp., 225.2 x 20.4 x 2.2 cm, Hardcover, HarperCollins; Revised edition edition (15 Oct 2007), Londra, 2007.

2008, The Children of Húrin, di J. R.R. Tolkien, a cura di Christopher Tolkien, illustrazioni di Alan Lee, 336 pp., 19.6 x 12.6 x 2.6 cm, Paperback, HarperCollins; Reprint edition (1 April 2008), Londra, 2008.

2008, The Silmarillion, di J. R.R. Tolkien, illustrazioni di Ted Nasmith, 416 pp., 19.4 x 12.8 x 3.2 cm, Paperback, HarperCollins; Illustrated edition edition (3 Nov 2008), Londra, 2008.

2008, Tales from the Perilous Realm, di J. R.R. Tolkien, illustrazioni di Alan Lee, edizione speciale, 432 pp., 24 x 15.4 x 4.8 cm, Hardcover, HarperCollins; De Luxe edition edition (7 Dec 2008), Londra, 2008.

2008, The Fellowship of the Ring: The Fellowship of the Ring Pt. 1 (Lord of the Rings 1), di J. R.R. Tolkien, illustrazioni di Alan Lee, 576 pp., 19.2 x 12.8 x 3.6 cm, Paperback, HarperCollins; Illustrated edition edition (1 April 2008), Londra, 2008.

2008, The Two Towers: The Two Towers Pt. 2 (Lord of the Rings 2), di J. R.R. Tolkien, illustrazioni di Alan Lee, 464 pp., 19.6 x 12.8 x 3.4 cm, Paperback, HarperCollins; Illustrated edition edition (1 April 2008), Londra, 2008.

2008, The Return of the King: The Return of the King Pt. 3 (Lord of the Rings 3), di J. R.R. Tolkien, illustrazioni di Alan Lee, 624 pp., 19.6 x 12.8 x 3.4 cm, Paperback, HarperCollins; Illustrated edition edition (1 April 2008), Londra, 2008.
2008, Tales from the Perilous Realm: Roverandom and Other Classic Faery Stories, di J. R.R. Tolkien, illustrazioni di Alan Lee, 432 pp., 22.6 x 13.4 x 4 cm, Paperback, HarperCollins (1 Oct 2008), Londra, 2008.

2008, The Hobbit, di J. R.R. Tolkien, illustrazioni di Alan Lee, 400 pp., 19.8 x 12.6 x 3.4 cm, Paperback, HarperCollins; Illustrated edition edition (1 April 2008), Londra, 2008.

2008, The Lord of the Rings - 3 book boxset, di J. R.R. Tolkien, illustrazioni di Alan Lee, 1200 pp., 26.4 x 20.4 x 10.2 cm, Hardcover, HarperCollins; Illustrated edition edition (3 Nov 2008), Londra, 2008.

2008, Smith of Wootton Major, di J. R.R. Tolkien, 160 pp., 22 x 13.6 x 2.2 cm, Hardcover, HarperCollins; Enlarged edition edition (3 Nov 2008), Londra, 2008.


TOLKIEN IN FORMA DI HAIKU (O TANKA) – XXXVI PUNTATA

Haiku….


Berto, Maso e Guglielmo

Son rozzi e stolti,
per un lauto banchetto
roccia divenner.

Thorin (2011)


QUELLO CHE MI PASSA PER LA TESTA SU TOLKIEN

Questa nuova rubrichetta si pone l'obiettivo, tra gli altri, di stimolare un po' di discussione tra i lettori del blog.
Infatti, qui, scriverò quello che mi passa per la testa ogni tanto su Tolkien, sulle sue opere o sul mondo in cui è vissuto, così, senza filtri stilistici, linguistici o moralistici e senza approfondimenti. Prevedo parecchi strafalcioni, e qualche cazzatona, ma ben vengano se stimoleranno una qualche forma di discussione, altrimenti pazienza.


Da oggi, e per alcune settimane, pubblicherò a puntate un mio vecchio breve saggio sui Nani. “Nani tradizionali e nani tolkieniani” fù pubblicato nel 1997 sulla rivista “Terra di Mezzo”, la pubblicazione della Società Tolkieniana Italiana, ai tempi diretta da Franco Manni, oggi redattore di Endore.
Questo mi riporta con la memoria ai tempi in cui la società tolkieniana Italiana era l'unica ad occuparsi seriamente di Tolkien in Italia e ad organizzare la stupenda manifestazione che era ed è “Hobbiton” . Purtroppo (per me) però la sua dirigenza e i suoi rappresentati più importanti erano troppo orientati su posizioni politiche e filosofiche tipicamente di destra e questo mi ha portato ad abbandonare definitivamente l'associazione più di 10 anni or sono. Di ciò non mi pento ed oggi, fortunatamente, vi sono molte realtà, come Endore, ma non solo, che si occupano di Tolkien con passione, competenza e dedizione ma, finalmente, in maniera apolitica e scevra da strumentalizzazioni.

Chissà cosa mi passerà per la testa domani.....

NOTIZIE IMPORTANTI

Online il numero 14 della rivista Endòre!

L'indice:

Editoriale
Un percorso insieme in compagnia di Tolkien
Endòre 

Articoli
Gli Hobbit, Tolkien e Dio
Jill Delsigne 

Tolkien è il vero ladro dell'anello?
Michael Scott Rohan 

Grande è la caduta di Gondolin!
Vincenzo Gatti 

Mellon: il tema dell'Amicizia in Tolkien
Franco Manni 

Tolkien e il tema della Giovinezza
Franco Manni 

Legami ne Il Signore degli Anelli
Enrico Imperatori 

La teodicea in Tolkien - parte ottava e ultima
Alberto Quagliaroli 

Forum
La geografia di Tolkien
tavola rotonda della redazione di "Endòre" 


Call for Papers
Loughborough University 

Bosco Atro
Lorenzo Pedretti e Filippo Rossi 

Tolkien Seminar anche in Italia
Claudio Testi 

Presentazione de La falce spezzata a Brescia"
Franco Manni 
Gallery

La Falce Spezzata per Walking Tree
Verlyn Flieger 

Report sul Gruppo di Studio su Tolkien"
Roberto Arduini 

Fiction
Spade di Gondolin
Denis Collins 

Molti incontri
Enrico Imperatori 

Recensioni
Tolkien e la filosofia
Riccardo Toni 

Il romanticismo di Mamoru Nagano e di Tolkien
Claudio Cordella 


Rubriche
La Biblioteca di Hobbiville – Traduzioni
Enrico Imperatori 

Mathom
Riccardo Moretti 


L'Archivio di Minas Tirith
Beppe Roncari 

L'Ultimo Re (avventura di G.I.R.S.A.)
Manuel Pirino e Alessio Forlone