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domenica 29 gennaio 2012

CITAZIONE DELLA SETTIMANA: La battaglia di Camblam

«Si accese una lotta accanita, perché quasi tutti i comandanti delle due parti si batterono alla testa dei propri uomini e caddero sul campo insieme alle schiere. Tra i sostenitori di Modred morirono Cheldric, Elafio, Egbricto e Bunigno, tutti sassoni; Gillapatria, Gillamor, Gislafel e Gilario, irlandesi; e gli Scoti e i Pitti con quasi tutti i loro comandanti. Tra gli uomini di Artù morirono Olbricto re di Norvegia, Aschillio re di Danimarca, Cador Limenic, Cassibellano e molte migliaia di soldati sia britanni sia delle altre popolazioni che combattevano a fianco del re.
Rimase ferito a morte anche l'illustre Artù, che fu quindi portato sull'isola di Avalon perché le sue piaghe ricevessero le cure necessarie. Nell'anno 542 dall'incarnazione di Nostro Signore, Artù lasciò la corona al cugino Costantino, figlio di Cador duca di Cornovaglia».


Goffredo di Monmouth in “Storia dei re di Britannia”, a cura di Gabriella Agrati e Maria Letizia Magini, prima edizione italiana: Ugo Guanda Editore, Parma, 1989


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