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domenica 1 aprile 2012

IL SIGNIFICATO DEI “LEGAMI” NELLA TERRA DI MEZZO

Di Enrico Imperatori
Pubblicato su: Endore n° 14, 2012 (www.endore.it)

Quinta Parte


«Sono particolarmente fortunato ad avere un amico come te. Sento, se posso dire una cosa simile, che il nostro rapporto è simile a quello di Rohan e Gondor, e (come sai) da parte mia il patto di Eorl non sarà mai spezzato, e io continuerò sempre ad aver fiducia e a essere grato per la cortesia e la saggezza di Minas Tirith.»
Ronald Tolkien,
lettera a Rayner Unwin, 21 luglio 1967




4. LEGAMI AMOROSI


Un nuovo aspetto è quello dei legami amorosi che Tolkien tratta sempre con grande delicatezza e romanticismo.
Di ciò non ci si può stupire se solo si pensa al grande amore e rispetto che Tolkien ha portato alla sua Luthien - Edith per tutta la vita. Un amore ed un rispetto, a mio avviso, scevro da implicazioni religiose, ma semplicemente puro e sincero. Un legame, appunto, indissolubile e incorruttibile.
Nel Libro I – Capitolo VII (Nella casa di Tom Bombadil) ritroviamo il vecchio Tom Bombadil ed il legame con la sua dama: Baccador.
Non si sa molto di loro, però leggendo il capitolo emerge, a mio avviso, al di là di ogni particolare implicazione più o meno celata nel testo, un legame di affetto sincero e limpido amore. Si tratta di un rapporto puro, gioioso, paritario e apparentemente, indissolubile.
Successivamente, nel Libro I – Capitolo XI (Un coltello nel buio) viene rappresentato quello che, a mio avviso, è il più bello ed edificante, ancorché struggente, legame d'amore presente ne Il Signore degli Anelli.
Storia travagliatissima quella di cui si tratta, fatta di un legame fortissimo ed eterno, che va oltre qualsiasi difficoltà, separazione (momentanea), periglio e sofferenza.
In questo capitolo, infatti, Granpasso narra la meravigliosa storia di Beren e Tinuviel.
“…..............................................................
Passato l'inverno ella tornò a ballare
E col suo canto giunse la primavera,
Come una felice allodola o una rondine leggera,
Ed un fiume che scorre dolce verso il mare;
E quando ai suoi piedi spunteranno i fiori,
Ei non desiderò altro che starle accanto,
Poterla accompagnare nel ballo e nel canto
Sull'erba fresca dai mille colori.

Inseguita, di nuovo ella fuggì via.
Tinúviel! Tinúviel!
Il suo nome elfico era poesia,
Ed ella si fermò un attimo ad ascoltare
Come incantata la voce di Beren
Che svelto la raggiunse e come per magia
La vide fra le sue braccia splendere e brillare
Fanciulla elfica ed immortale.

Ma dal destino amaro furono separati,
E vagarono a lungo per monti e pendici
Tra cancelli di ferro e castelli spietati”
E boschi cupi e tetri e luoghi abbandonati,
Mentre fra loro erano i Mari Nemici.
Ma un giorno luminoso si ritrovaron felici,
Ed assieme partiron, amati e infine uniti,
Attraverso boschi e campagne fiorite.”
(Solo per ragioni di spazio....mio malgrado....non l'ho riportata per intero) 1
Questa canzone parla dell'incommensurabile, ineluttabile e duraturo legame tra un essere umano ed una fanciulla elfica: Beren Erchamion e Luthien Tinuviel.
Ancora più significativo, in questo legame, il fatto che Beren (uomo) sia mortale e Luthien (elfo), immortale. Ma il loro legame va oltre la vita e la morte, perché, Tolkien, ci racconta di certi legami che sono davvero indissolubili e trascendono le nostre esperienze terrene. C’è ancora un passo che ritengo una perla preziosissima in tutta la meravigliosa creazione Tolkieniana:
Ma alla fine Beren fu ucciso dal Lupo venuto dai cancelli di Angband, e spirò tra le braccia amorose di Tinuviel; ma ella scelse la mortalità, e di morire al mondo, per poterlo seguire. Si canta che si incontrarono nuovamente al di la dei mari che separano i mondi, e che camminarono ancora qualche tempo vivi tra i verdi boschi e che poi assieme oltrepassarono, tanti e tanti anni fa, i confini del mondo.” 2
Inoltre, sempre in questo passo, leggiamo di come questi legami divengano, di fatto, inestinguibili:
E' così che Luthien Tinuviel fu l'unica della sua gente a morire veramente, a lasciare la terra, ed essi perdettero quella che più amavano. Ma tramite lei la schiatta degli antichi signori elfici si fuse con gli uomini. Vivono ancora coloro dei quali Luthien fu la progenitrice e si dice che la sua linea non si estinguerà mai. Elrond di Gran Burrone appartiene a quella stirpe. Da Beren e Luthien nacque l'erede di Thingol, che chiamarono Dior; e da questi Elwing la bianca, che sposò Eärendil, colui che navigò con la sua imbarcazione lungi dalle nebbie del mondo, sino ai mari del cielo, portando in fronte il Silmaril. E da Eärendil discesero i re di Numenor, ossia dell'Ovesturia.”. 3
Per quanto detto in precedenza, non può sfuggire ciò che significò e comportò il legame tra Beren e Luthien nello svolgersi degli eventi durante le diverse ere nella terra di mezzo. Per chi non ha conoscenza dei fatti narrati e volesse approfondire il tema, in questa sede non posso che rimandare alle letture del Silmarillion, dei Racconti Incompiuti, dei Racconti Perduti e dei Racconti Ritrovati.


1 J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell’Anello, Libro I – Capitolo XI (Un coltello nel buio)
2 J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell’Anello, Libro I – Capitolo XI (Un coltello nel buio)
3 J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell’Anello, Libro I – Capitolo XI (Un coltello nel buio)

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