Failtè

FAILTE'

martedì 7 giugno 2011

QUELLO CHE MI PASSA PER LA TESTA SU TOLKIEN

Questa nuova rubrichetta si pone l'obiettivo, tra gli altri, di stimolare un po' di discussione tra i lettori del blog.
Infatti, qui, scriverò quello che mi passa per la testa ogni tanto su Tolkien, sulle sue opere o sul mondo in cui è vissuto, così, senza filtri stilistici, linguistici o moralistici e senza approfondimenti. Prevedo parecchi strafalcioni, e qualche cazzatona, ma ben vengano se stimoleranno una qualche forma di discussione, altrimenti pazienza.

Credo che Tolkien, patriota e combattente della sua epoca, non avrebbe apprezzato gran chè il modo in cui negli ultima anni la sua Inghilterra ha deciso di condurre la propria politica militare.
Non vi è dubbio sul fatto che Tolkien non aborrisse a priori la guerra come mezzo per liberare un popolo dall'oppressione o dalla minaccia di essa (almeno secondo il suo punto di vista), ma, certamente non lo si poteva definire un guerrafondaio ed un violento e le ultime guerre intraprese dall'Inghilterra credo lo avrebbero visto discorde sui metodi, i mezzi ed i fini.

Chissà cosa mi passerà per la testa domani.....


4 commenti:

  1. Ciao vecchio mio, ma così, sulla base del fatto che a mio avviso Tolkien, nonostante l'eperienza provante e terrificante della prima guerra mondiale non fosse diventato un antimilitarista, come provato dalle lettere inviate al figlio in servizio attivo durante la seconda guerra mondiale o, dal suo giudizio, forse discutibile, sulla bomba atomica, ciononostante, anche se ciò farà inorridire i pacifisti, aveva un idea un pò romantica della guerra. Diciamo, tipo la guerra dell'anello insomma, giustificata dall'alto fine di sconfiggere il male. In questo senso non credo avrebbe potuto trovare un alto fine nelle guerre attuali. La prima e la seconda guerra mondiale erano molto più vicine alla guerra dell'anello che quella in Libia, almeno credo!
    A presto
    BPC

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  2. Bisogna sempre fare relativizzare al tempo presente. Chi può dirlo. In fondo per molti oggi le guerre che si fanno sono contro il male assoluto rappresentato nella veste di terroristi o dittatori sanguinari. E' sempre bene contro male e come dici tu la mentalità dell'uomo era quella. Si corre sempre un po' il rischio di voler applicare le nostre idee nell'attualità al pensiero di chi rappresenta per noi un modello ma è vissuto nel passato

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  3. fare relativizzare è chiaramente una cazzata. chiedo venia

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