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domenica 16 dicembre 2012

IL SIGNIFICATO DEI “LEGAMI” NELLA TERRA DI MEZZO


IL SIGNIFICATO DEI “LEGAMI” NELLA TERRA DI MEZZO


Di Enrico Imperatori
Pubblicato su: Endore n° 14, 2012 (www.endore.it)

Ottava Parte


«Sono particolarmente fortunato ad avere un amico come te. Sento, se posso dire una cosa simile, che il nostro rapporto è simile a quello di Rohan e Gondor, e (come sai) da parte mia il patto di Eorl non sarà mai spezzato, e io continuerò sempre ad aver fiducia e a essere grato per la cortesia e la saggezza di Minas Tirith.»
Ronald Tolkien,
lettera a Rayner Unwin, 21 luglio 1967




7. LEGAMI CON GLI ANIMALI


In conclusione, si tratterà dei legami con gli animali, che ne Il Signore degli Anelli ricorrono sovente.
Nel Libro II – Capitolo II (Il consiglio di Elrond) si affronta un interessante tema, frequente nei capitoli seguenti, quello che esiste tra i Cavalieri di Rohan ed i propri cavalli.
Un rapporto di rispetto ed amore molto intenso e particolare per i loro destrieri che, ancorché loro sottoposti, trattano come veri e propri amici fedeli.
«Quel ch'è certo.», disse Boromir, «è che non compreranno le proprie vite con i cavalli. Amano i loro cavalli quasi quanto i loro congiunti;......» ”. 1
Addirittura, come detto, i loro cavalli non divengono oggetto di scambio nemmeno quando in palio c'è la vita o la morte. Si badi che non si tratta di una forma di semplice animalismo come potrebbe essere inteso secondo il significato moderno del termine, quanto, piuttosto, un rapporto complesso fatto di rispetto e dipendenza tra nobili ed incorruttibili compagni d'arme:
«........ poiché i destrieri del Riddermark vengono dai campi del nord, lontani dall'ombra, e la loro razza, come quella dei padroni, discende dai liberi giorni dei tempi passati.» ”. 2
Nel Libro II – Capitolo III (L'Anello va a sud) si evidenzia il legame di fedeltà tra Sam ed il suo pony (Bill). Unione tra un individuo semplice, ed un animale altrettanto semplice. Dotati entrambi di sentimenti semplici e puri, e accomunati da un comune senso del dovere. In “antitesi”, anche se forse non voluta dall'autore, con il legame altisonante tra uomini nobili ed animali altrettanto nobili: i Cavalieri di Rohan ed i loro destrieri.
“«Quell'animale sa quasi parlare», disse, «e parlerebbe se rimanesse ancora un po' di tempo qui. Mi ha lanciato uno sguardo esplicito quanto le parole del signor Pipino: “Se non mi prendi con te, Sam, ti seguirò per conto mio” » Fu così che Bill partì quale bestia da soma, eppure di tutta la compagnia era l'unico a non aver l'aria depressa”. 3
Nel Libro II – Capitolo IV (Un viaggio nell'oscurità) si tratta ancora del legame tra Sam ed il suo pony (Bill) al momento della loro separazione forzata.
“«......Dovrai scegliere tra Bill e il tuo padrone» «Seguirebbe il signor Frodo sin nel covo di un drago, se ve lo conducessi», protestò Sam”. 4
Ne Le Due Torri, vi è un passo che ancora una volta ben rappresenta il legame tra i cavalli e i Cavalieri di Rohan, ma chiarisce anche il rapporto tra i cavalli e le altre razze principali della terra di mezzo, elfi e nani, ovvero:
“......Grande fu la meraviglia egli uomini di Éomer, e molti gli sguardi cupi e dubbiosi, quando egli ordinò che i cavalli disponibili fossero dati agli stranieri [Aragorn, Legolas e Gimli]; ma Éothain fu l'unico che osasse parlare apertamente. «Capisco ancora che tu li dia a questo sire che dice di appartenere alla stirpe di Gondor», obiettò, «ma si è mai sentito dire di un cavallo del Mark affidato a un Nano?». «No mai» disse Gimli. «E non preoccuparti :nessuno mai lo sentirà dire. Meglio camminare che stare seduti in groppa a una bestia così grande....»” E ancora: “Legolas chiese che fossero tolte sella e redini. «Non ne ho bisogno», disse, e con un agile balzo fu in groppa: con somma meraviglia di tutti, Arod si mostrò mansueto e condiscendente con il nuovo padrone, obbedendo alla minima parola di comando: tale infatti era la maniera elfica di trattare tutti i bravi animali .” 5
Sempre da Le Due Torri, vi è una citazione che ben rappresenta il legame particolare che esiste tra Gandalf e il suo cavallo Ombromanto. In effetti non si tratta di un legame comune tra un uomo ed un animale, ma, bensì, di un legame tra una divinità e un cavallo di nobilissima stirpe. Tale legame si rivelerà determinante nel prosieguo della narrazione in quanto, come vedremo, solo i cavalli più nobili, legati ai loro condottieri da sentimenti di fierezza e fedeltà, saranno in grado di opporsi senza timore ai destrieri dei “signori del male”.
«Sono tre», disse Legolas guardando fisso la pianura. «Guardate come corrono! C'è Hasufel, e al suo fianco il mio amico Arod! Ma ne scorgo uno cavalcare innanzi: un cavallo assai grande. Mai ne ho veduto uno simile». «E mai più lo vedrai», disse Gandalf. «Quello è Ombromanto, il capo dei Mearas, principi dei cavalli, e nemmeno Théoden, Re di Rohan, conobbe mai un destriero così bello. Miratelo scintillare come argento e galoppare liscio come un fiume che scorre veloce! Viene per me: è il cavallo del Cavaliere Bianco. Combatteremo insieme»”. 6





1 Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell’Anello, Libro II – Capitolo II (Il consiglio di Elrond)”.
2 Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell’Anello, Libro II – Capitolo II (Il consiglio di Elrond)”.
3 J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell’Anello, Libro II – Capitolo III (L'Anello va a sud)”.
4 J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell’Anello, Libro II – Capitolo IV (Un viaggio nell'oscurità)
5 J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Le Due Torri Libro III – Capitolo II (I Cavalieri di Rohan)
6 J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Le Due Torri Libro III – Capitolo V (Il Cavaliere Bianco)

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