Failtè

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sabato 5 novembre 2011

CITAZIONE DELLA SETTIMANA: Tolkien su Eric Rucker Eddison

«Ho letto le opere di [E.R.] Eddison, molto dopo che erano apparse; e una volta lo conobbi. L'ho ascoltato leggere ad alta voce alcuni brani dei suoi lavori nella stanza di Mr. Lewis al Magdalen College – la Mistress of Mistresses, se ben ricordo. Gli è riuscito molto bene. Ho letto le sue opere provando un gran godimento per i loro puri meriti letterari. La mia opinione in merito è quasi uguale a quella espressa da Mr. Lewis a pag. 104 dei suoi Saggi presentati a Charles Williams. Tranne che non mi piacciono i suoi personaggi (eccettuato Lord Gro) e disprezzo quello che lui sembrava ammirare più intensamente. Eddison considerava “morbido” quello che io ammiro (è una sua parola: di totale condanna, presumo); io pensavo, contagiato da una filosofia malvagia e indubbiamente sciocca, lui ammirasse sempre più l'arroganza e la crudeltà. Incidentalmente, ritenevo la sua nomenclatura sciatta e spesso inefficace. Nonostante tutto questo, lo considero ancora il più grande e convincente scrittore di “mondi inventati” che io abbia mai letto. Ma di sicuro non mi ha influenzato.»

J.R.R. Tolkien da “La Realtà in Trasparenza – Lettere 1914 - 1973”Rusconi, Milano, prima edizione Novembre 1990. Lettera n° 199 a Caroline Everett – 24 giugno 1957.



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