IL SIGNIFICATO DEI “LEGAMI” NELLA TERRA DI MEZZO
Di
Enrico Imperatori
Pubblicato
su: Endore n° 14, 2012 (www.endore.it)
Ottava
Parte
«Sono particolarmente fortunato
ad avere un amico come te. Sento, se posso dire una cosa simile, che
il nostro rapporto è simile a quello di Rohan e Gondor, e (come sai)
da parte mia il patto di Eorl non sarà mai spezzato, e io continuerò
sempre ad aver fiducia e a essere grato per la cortesia e la saggezza
di Minas Tirith.»
Ronald
Tolkien,
lettera
a Rayner Unwin, 21 luglio 1967
7.
LEGAMI CON GLI ANIMALI
In
conclusione, si tratterà dei legami
con gli animali, che ne Il
Signore degli Anelli ricorrono
sovente.
Nel
Libro II – Capitolo
II (Il consiglio di Elrond)
si affronta un interessante tema, frequente nei capitoli seguenti,
quello che esiste tra i Cavalieri di Rohan ed i propri cavalli.
Un
rapporto di rispetto ed amore molto intenso e particolare per i loro
destrieri che, ancorché loro sottoposti, trattano come veri e propri
amici fedeli.
«Quel ch'è certo.», disse
Boromir, «è che non compreranno le proprie vite con i cavalli.
Amano i loro cavalli quasi quanto i loro congiunti;......» ”. 1
Addirittura,
come detto, i loro cavalli non divengono oggetto di scambio nemmeno
quando in palio c'è la vita o la morte. Si badi che non si tratta di
una forma di semplice animalismo come potrebbe essere inteso secondo
il significato moderno del termine, quanto, piuttosto, un rapporto
complesso fatto di rispetto e dipendenza tra nobili ed incorruttibili
compagni d'arme:
«........ poiché i destrieri
del Riddermark vengono dai campi del nord, lontani dall'ombra, e la
loro razza, come quella dei padroni, discende dai liberi giorni dei
tempi passati.» ”. 2
Nel
Libro II – Capitolo
III (L'Anello va a sud)
si evidenzia il legame
di fedeltà tra Sam ed il suo pony (Bill). Unione tra un individuo
semplice, ed un animale altrettanto semplice. Dotati entrambi di
sentimenti semplici e puri, e accomunati da un comune senso del
dovere. In “antitesi”, anche se forse non voluta dall'autore, con
il legame
altisonante tra uomini nobili ed animali altrettanto nobili:
i Cavalieri di Rohan
ed i loro destrieri.
“«Quell'animale sa quasi
parlare», disse, «e parlerebbe se rimanesse ancora un po' di tempo
qui. Mi ha lanciato uno sguardo esplicito quanto le parole del signor
Pipino: “Se non mi prendi con te, Sam, ti seguirò per conto mio”
» Fu così che Bill partì quale bestia da soma, eppure di tutta la
compagnia era l'unico a non aver l'aria depressa”. 3
Nel
Libro II – Capitolo
IV (Un viaggio nell'oscurità)
si tratta ancora del legame
tra Sam ed il suo
pony (Bill) al momento della loro separazione forzata.
“«......Dovrai scegliere tra
Bill e il tuo padrone» «Seguirebbe il signor Frodo sin nel covo di
un drago, se ve lo conducessi», protestò Sam”. 4
Ne
Le Due Torri,
vi è un passo che ancora una volta ben rappresenta il legame
tra i cavalli e i
Cavalieri di Rohan, ma chiarisce anche il rapporto tra i cavalli e le
altre razze principali della terra di mezzo, elfi
e nani,
ovvero:
“......Grande fu la meraviglia
egli uomini di Éomer, e molti gli sguardi cupi e dubbiosi, quando
egli ordinò che i cavalli disponibili fossero dati agli stranieri
[Aragorn, Legolas e Gimli]; ma Éothain fu l'unico che osasse parlare
apertamente. «Capisco ancora che tu li dia a questo sire che dice di
appartenere alla stirpe di Gondor», obiettò, «ma si è mai sentito
dire di un cavallo del Mark affidato a un Nano?». «No mai» disse
Gimli. «E non preoccuparti :nessuno mai lo sentirà dire. Meglio
camminare che stare seduti in groppa a una bestia così grande....»”
E ancora: “Legolas chiese che fossero tolte sella e redini. «Non
ne ho bisogno», disse, e con un agile balzo fu in groppa: con somma
meraviglia di tutti, Arod si mostrò mansueto e condiscendente con il
nuovo padrone, obbedendo alla minima parola di comando: tale infatti
era la maniera elfica di trattare tutti i bravi animali .” 5
Sempre
da Le Due Torri,
vi è una citazione che ben rappresenta il legame
particolare che
esiste tra Gandalf e il suo cavallo Ombromanto. In effetti non si
tratta di un legame
comune tra un uomo ed un animale, ma, bensì, di un legame
tra una divinità e
un cavallo di nobilissima stirpe. Tale legame
si rivelerà determinante nel prosieguo della narrazione in quanto,
come vedremo, solo i cavalli più nobili, legati ai loro condottieri
da sentimenti di fierezza e fedeltà, saranno in grado di opporsi
senza timore ai destrieri dei “signori del male”.
“«Sono
tre», disse Legolas guardando fisso la pianura. «Guardate come
corrono! C'è Hasufel, e al suo fianco il mio amico Arod! Ma ne
scorgo uno cavalcare innanzi: un cavallo assai grande. Mai ne ho
veduto uno simile». «E mai più lo vedrai», disse Gandalf. «Quello
è Ombromanto, il capo dei Mearas, principi dei cavalli, e nemmeno
Théoden, Re di Rohan, conobbe mai un destriero così bello. Miratelo
scintillare come argento e galoppare liscio come un fiume che scorre
veloce! Viene per me: è il cavallo del Cavaliere Bianco.
Combatteremo insieme»”. 6
1
Il Signore degli Anelli,
La Compagnia dell’Anello, Libro II – Capitolo II (Il consiglio
di Elrond)”.
2
Il Signore degli Anelli,
La Compagnia dell’Anello, Libro II – Capitolo II (Il consiglio
di Elrond)”.
3
J.R.R.
Tolkien, Il Signore degli
Anelli, La Compagnia dell’Anello, Libro
II – Capitolo III (L'Anello va a sud)”.
4
J.R.R.
Tolkien, Il Signore degli
Anelli, La Compagnia dell’Anello, Libro
II – Capitolo IV (Un viaggio nell'oscurità)
5
J.R.R.
Tolkien, Il Signore degli
Anelli, Le Due Torri
Libro III – Capitolo II (I Cavalieri di Rohan)
6
J.R.R.
Tolkien, Il Signore degli
Anelli, Le Due Torri
Libro III – Capitolo V (Il Cavaliere Bianco)
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