“Appiccicare etichette agli scrittori, morti o viventi, è una procedura inopportuna, in qualsiasi circostanza; un divertimento infantile per persone limitate; e molto fuorviante, dato che nella migliore delle ipotesi sottolinea quello che hanno in comune gli scrittori di un gruppo selezionato, e distrae l'attenzione da quello che di individuale ( e non classificabile) c'è in ognuno di loro, ed è l'elemento che dà loro la vita (se ne hanno una). Ma non riesco a capire perché io dovrei essere etichettato «un sostenitore della didattica morale». Da chi? Ed è comunque l'esatto opposto della mia procedura nel Signore degli Anelli. Io non predico e non insegno”.
J.R.R. Tolkien (lettera n. 329 a Peter Szabo Szentmihaly (abbozzo) – ottobre 1971).
In: J.R.R. Tolkien “LA REALTA' IN TRASPARENZA – LETTERE 1914 – 1973” - a cura di Humphrey Carpenter e Christopher Tolkien - Rusconi – Prima edizione novembre 1990
In: J.R.R. Tolkien “LA REALTA' IN TRASPARENZA – LETTERE 1914 – 1973” - a cura di Humphrey Carpenter e Christopher Tolkien - Rusconi – Prima edizione novembre 1990
Nessun commento:
Posta un commento