Questa nuova rubrichetta si pone l'obiettivo, tra gli altri, di stimolare un po' di discussione tra i lettori del blog.
Infatti, qui, scriverò quello che mi passa per la testa ogni tanto su Tolkien, sulle sue opere o sul mondo in cui è vissuto, così, senza filtri stilistici, linguistici o moralistici e senza approfondimenti. Prevedo parecchi strafalcioni, e qualche cazzatona, ma ben vengano se stimoleranno una qualche forma di discussione, altrimenti pazienza.
L'Haiku sull'erba pipa mi ha fatto tornare alla mente quanto i critici e gli espertoni Tolkieniani degli anni 60 e 70 fossero davvero assurdi e propugnassero tesi e giudizi privi di senso e aderenza alla realtà sulle opere di Tolkien e sui significati in esse contenuti.
Non intendo tornare sulla questione politica che, principalmente negli anni 70, ha inquadrato e schematizzato l'opera di Tolkien secondo canoni e teoremi a senso unico, totalmente incongruenti e distanti dalle intenzioni letterarie di Tolkien. Ormai, fortunatamente, tali tesi sono state del tutto confutate anche dalle affermazioni dello stesso Tolkien e, personalmente, non ho nemmeno voglia di commentarle ancora.
Però mi colpisce come i giudizi fossero molto legati al periodo storico ed alla cultura tipica del periodo stesso in cui venivano proposti. Basti pensare che negli anni 60 alcuni dei predetti espertoni ritenevano l'erba pipa molto più simile alla cannabis che al tabacco solo sulla base del fatto che gli Hobbit fossero sempre affamati e quindi fossero soggetti alla famosa “fame chimica” indotta dal consumo di Cannabis (mentre il tabacco provoca generalmente una riduzione dell'appetito). Tesi davvero suggestiva quanto, a mio avviso, ridicolissima.
Chissà cosa mi passerà per la testa domani.....
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