Questa nuova rubrichetta si pone l'obiettivo, tra gli altri, di stimolare un po' di discussione tra i lettori del blog.
Infatti, qui, scriverò quello che mi passa per la testa ogni tanto su Tolkien, sulle sue opere o sul mondo in cui è vissuto, così, senza filtri stilistici, linguistici o moralistici e senza approfondimenti. Prevedo parecchi strafalcioni, e qualche cazzatona, ma ben vengano se stimoleranno una qualche forma di discussione, altrimenti pazienza.
Oggi, penavo che Chesterton e Lewis erano decisamente più bigotti di Tolkien.
Sarà che la conversione dei primi due, in tarda età, ed in momenti di depressione e di difficoltà, li abbia portati a vedere nella religione cattolica e cristiana la salvezze e quindi vi si siano abbandonati senza un briciolo di senso critico, comportandosi da apologeti e da soldati del sacro verbo. Un po' come quando smetti di fumare e pensi, in antitesi a ciò che pensavi prima, che tutto quello che riguarda il fumo è cattivo e tutto quello che riguarda l'astensione dal fumo è buono (io ho smesso di fumare ma quello descritto non è decisamente il mio caso).
Tolkien, invece, cattolico dall'infanzia, mi pare vivesse la religione in maniera più pacata e privata. Certamente anche lui non era critico nei confronti della religione cattolica, ma almeno evitava le crociate.
Forse è per questo che, pur ateo, non trovo per nulla irritante ne invadente la religiosità di Tolkien, quanto quella di Chesterton e, anche se in misura inferiore, di Lewis.
Chissà cosa mi passerà per la testa domani.....
hi hi hi! prevedo grandi bevute e rutto libero............cmq dopo la seratona su Chesterton sono perfettamente d'accordo.....bravo il relatore ma che invasato!!!!!!!!!
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