Failtè

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martedì 10 maggio 2011

CITAZIONE DELLA SETTIMANA

Proclama del principe Charles Edward, II Parte di IV

«"Pensiamo che sia inutile richiamare alla mente come siamo stati solleciti, e come spesso abbiamo messo a rischio la nostra regale persona, per realizzare questo grande fine, per il quale la Divina Provvidenza sembra ormai averci fornito i mezzi per farlo efficacemente, permettendo ai nostri buoni sudditi in Inghilterra di scrollarsi di dosso il giogo, sotto il quale essi hanno parimenti condiviso la comune calamità. La nostra esperienza precedente non ci lascia alcun dubbio del consenso completo dei nostri sudditi scozzesi in questa occasione, verso il raggiungimento del grande e glorioso compito, ma affinché nessuno debba essere dissuaso dal tornare al proprio dovere dal ricordo dei fallimenti del passato, e affinché venga restaurata la felicità che essi hanno già in precedenza goduto, noi pubblicamente riteniamo opportuno di far conoscere le nostre graziose intenzioni nei confronti di tutto il nostro popolo.

"Riconosciamo dunque, attraverso questa nostra regale dichiarazione, il perdono assoluto ed effettivo e condoniamo tutti i tradimenti, e gli altri delitti finora commessi contro il nostro reale padre, o noi stessi. Dal beneficio del quale perdono noi non escludiamo nessuno, fuorché, così come dobbiamo, dopo la pubblicazione della presente sentenza, chi ci si oppone volontariamente e maliziosamente, o chi si sente costretto a prendere le armi per servirci.

"Inoltre, noi dichiariamo che con la massima priorità del caso indiremo un libero parlamento, e attraverso la consulenza e l'assistenza di tale assemblea noi potremmo riparare le violazioni causate da così tanto tempo di usurpazione per porre rimedio a tutte le ingiustizie, e liberare il nostro popolo dal peso insopportabile della tassa sul malto, e le altre avversità e le imposizioni che sono state la conseguenza della pretesa unione, affinché la nazione possa essere restituita all'onore, alla libertà e indipendenza, della quale ha sempre formalmente goduto.

"Parimenti, promettiamo con la nostra regale parola di garantire, e di mantenere tutti i nostri sudditi protestanti nel libero esercizio della loro religione, e nel pieno godimento di tutti i loro diritti, privilegi e immunità, e in possesso sicuro di tutte le loro chiese, le università, i college e le scuole, in conformità alle leggi del paese.
».

Carlo Edoardo Luigi Giovanni Casimiro Silvestro Maria Stuart, detto anche Bonnie Prince Charlie o il Giovane Pretendente (Roma, 31 dicembre 1720Roma, 31 gennaio 1788), discendente del casato degli Stuart, figlio di Giacomo Edoardo Stuart; Re di Scozia, autonominatosi, come Giacomo VIII di Scozia dal 1745 al 1746, fu conosciuto anche come Carlo III d'Inghilterra e Scozia. (*)

Proclama del principe Charles Edward, letto dal Marchese di Tullibardine, in occasione del dispiegamento del suo stendardo a Glenfinnan (**) (19 agosto 1745).

(*) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(**) Glenfinnan è un paese situato nella regione di Lochaber, nelle Highlands, la regione degli altopiani della Scozia. Sorge all'estremità settentrionale del Loch Shiel, ai piedi del Glen Finnan.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

PS: la traduzione dal testo originale è mia e, pertanto, considerata la mia scarsa dimestichezza con la lingua inglese, nonché l’utilizzo di parole desuete nel testo originale, deve essere considerata liberamente tratta dall’originale.



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