“L’intellettualismo e gli intellettuali suoi adepti hanno una faretra caratteristica, con le sue frecce avvelenate: il «latinorum», cioè l’uso gratuito ed inspiegato delle parole difficili; l’esotismo e il paradosso; la matematizzazione dei pensieri e delle parole; l’erudizione gratuita ed irrelata; il gusto estetizzante del frammento e il disprezzo per il sistema; il principio di autorità; la specializzazione feticista e megalomane. Noi dobbiamo spuntare, se possiamo, queste frecce”.
Franco Manni in: “LETTERA AD UN AMICO DELLA TERRA DI MEZZO – Guida personale di Etica Filosofica sulle tracce di Aristotele, Freud e Croce passando per J.R.R. Tolkien” – Simonelli Editore – Prima edizione novembre 2006.
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