Failtè

FAILTE'

venerdì 13 aprile 2012

CITAZIONE DELLA SETTIMANA: Giovani conservatori

«Si pensa comunemente che di solito i conservatori siano i vecchi, e che gli innovatori siano i giovani. Ciò non è del tutto vero. Il più delle volte, conservatori sono i giovani. I giovani, che han voglia di vivere ma che non pensano e non hanno il tempo di pensare a come si debba vivere, e che perciò si scelgono come modello quel genere di vita che v'era prima di loro.».


Lev Tolstoj in “Il diavolo, in La morte di Ivan Il'ic e altri racconti”, Oscar Mondadori, Milano, 1999



BIBLIOGRAFIA TOLKIENIANA XLIII PARTE

Eccoci all’appuntamento settimanale con la bibliografia. Terminato il ciclo delle opere di Tolkien, e di quelle a lui dedicate, pubblicate in Italia, e ad Oxford sino ad oggi, nonché le opere e le poesie scritte, edite, tradotte o con contributi di Tolkien pubblicate in Gran Bretagna, iniziamo oggi la bibliografia relativa alle opere e poesie scritte, edite, tradotte o con contributi di Tolkien, pubblicate negli U.S.A.
Proseguiamo con il periodo compreso tra il 1985 ed il1987.
La mia bibliografia completa (non solo Italiana) relativa al periodo dal 1966 al 2000 è inclusa nell'interessantissimo libro: "Introduzione a Tolkien" a cura di Franco Manni con illustrazioni di Lorenzo G. Daniele.
Simonelli Editore Milano http://www.simonel.com/ - ISBN 88-86792-39-5 - Pagine 492 - € 25,00
NB: La bibliografia più completa, di tutto ciò che riguarda Tolkien, viene pubblicata periodicamente sulla rivista Endore -
http://www.endore.it/, sempre a cura del nostro instancabile Franco Manni


BIBLIOGRAFIA
1985, J. R. R. TOLKIEN'S LETTERS TO RHONA BEARE, di J.R.R. Tolkien, 20 pp. , 21.6 x 17.9 cm., 95 copie stampate,  The New England Tolkien Society,  St. Louis – MO.


1985, THE HOBBIT or There and Back  Again, di J.R.R. Tolkien, nuova edizione, illustrato dall’ autore, 256 pp.  20.3 x 13.8 cm., Houghton Mifflin  Company,  Boston.


1985, THE LAYS OF BELERIAND, di J.R.R. Tolkien, edito da Christopher Tolkien, illustrato,  vi, 394 pp. , 22.0 x 14.1 cm., 20.000 copie stampate, Houghton Mifflin  Company,  Boston.


1985, THE J.R.R. TOLKIEN CALENDAR, disegni di Inger Edelfeldt, Ballantine Books, New York


1986, THE  TWO TOWERS, BEING THE SECOND PART OF THE LORD OF THE RINGS, di J.R.R. Tolkien, ristampa edizione club, illustrazioni dell’ autore,   352 pp., 20.8 x 13.7 cm.,   Houghton Mifflin  Company,  Boston.


1986, THE BOOK OF LOST TALES, PART ONE, edito da Christopher Tolkien, edizione economica, illustrato,  vi, 298 pp. , 22.1 x 14.2 cm., 20.000 copie stampate, Houghton Mifflin  Company,  Boston.


1986, THE BOOK OF LOST TALES, PART TWO, di J.R.R. Tolkien, edito da Christopher Tolkien, edizione economica, illustrato,   vi, 26 - 392 pp. , 21.9 x 14.0 cm., 12.500 copie stampate, Houghton Mifflin  Company,  Boston.


1986, THE FELLOWSHIP OF THE RING, BEING THE FIRST PART OF THE LORD OF THE RINGS, di J.R.R. Tolkien, ristampa edizione club, illustrazioni dell’ autore,  448 pp. , 20.8 x 13.7 cm.,  Houghton Mifflin  Company,  Boston.


1986, THE RETURN OF THE KING , BEING THE THIRD PART OF THE LORD OF THE RINGS, di J.R.R. Tolkien, ristampa edizione club, illustrazioni dell’ autore,   448 pp. , 20.8 x 13.7 cm., Houghton Mifflin  Company,  Boston.
1986, THE SHAPING OF MIDDLE-EARTH, di J.R.R. Tolkien, edito da Christopher Tolkien, illustrato,  viii, 390 pp. , 22.0 x 14.2 cm., 17.500 copie stampate, Houghton Mifflin  Company,  Boston.


1986, THE SHAPING OF MIDDLE-EARTH, di J.R.R. Tolkien, edito da Christopher Tolkien, illustrato da John Howe, edizione economica, Del Rey.


1987, J.R.R. TOLKIEN: “ DRAWINGS, WATERCOLORS AND MANUSCRIPTS FROM THE HOBBIT “, poster per l’ esibizione, Haggerty Museum of Art , Marquette University, Milwaukee – Wisconsin.


1987, J.R.R. TOLKIEN: THE HOBBIT DRAWINGS, WATERCOLORS, AND MANUSCRIPTS, catalogo di una esposizione con descrizione e riproduzione  di cartoline e disegni da: “ Lo Hobbit “, Patrick & Beatrice Haggerty Museum of Art, Marquette University, Milwaukee – Wisconsin.


1987, THE  TWO TOWERS, BEING THE SECOND PART OF THE LORD OF THE RINGS, di J.R.R. Tolkien, edizione corretta, illustrazioni dell’ autore,   352 pp., 22.0 x 14.2 cm., Houghton Mifflin  Company,  Boston.


1987, THE FELLOWSHIP OF THE RING, BEING THE FIRST PART OF THE LORD OF THE RINGS, di J.R.R. Tolkien, edizione corretta, illustrazioni dell’ autore,  viii, 424 pp. , 21.9 x 14.1 cm.,  Houghton Mifflin  Company,  Boston


1987, THE HOBBIT or There and Back  Again, di J.R.R. Tolkien, edizione del cinquantenario, illustrato dall’ autore, xvi, 320 pp. , 22.1 x 14.1 cm., 15.000 copie stampate, Houghton Mifflin Company,  Boston.


1987, THE LORD OF THE RINGS , di J.R.R. Tolkien, edizione da collezione con copertina rossa, riveduta con cofanetto,  illustrazioni dell’ autore, x, 1218 pp., 23.5 x 15.2, Houghton Mifflin  Company,  Boston.


1987, THE LOST ROAD AND OTHER WRITINGS, di J.R.R. Tolkien, edito da Christopher Tolkien, illustrato,  viii, 456 pp. , 22.1 x 14.2 cm., 15.000 copie stampate, Houghton Mifflin  Company,  Boston.


1987, THE RETURN OF THE KING , BEING THE THIRD PART OF THE LORD OF THE RINGS, di J.R.R. Tolkien, edizione corretta, illustrazioni dell’ autore,   440 pp. , 22.1 x 14.2 cm., Houghton Mifflin  Company,  Boston.


1987, THE J.R.R. TOLKIEN CALENDAR, disegni di Ted Nasmith, John Howe, Roger Garland eAlan Lee, Ballantine Books, New York.

TOLKIEN IN FORMA DI HAIKU (O TANKA) – XLIII PUNTATA

Tanka

Ritorno alla Contea

La calda estate
accolse il ritorno
del redivivo,
ma per sempre persa fù
la reputazion sua.


Thorin (2012)

QUELLO CHE MI PASSA PER LA TESTA SU TOLKIEN

Questa nuova rubrichetta si pone l'obiettivo, tra gli altri, di stimolare un po' di discussione tra i lettori del blog.
Infatti, qui, scriverò quello che mi passa per la testa ogni tanto su Tolkien, sulle sue opere o sul mondo in cui è vissuto, così, senza filtri stilistici, linguistici o moralistici e senza approfondimenti. Prevedo parecchi strafalcioni, e qualche cazzatona, ma ben vengano se stimoleranno una qualche forma di discussione, altrimenti pazienza.

Direi che sarebbe ora di dare un bel taglio alla marea di libri sulla vita, sui gusti, sugli interessi e sui cazzi di Tolkien.
Ben vengano le opere di qualsiasi tipo sulle sue opere, siano esse critiche, di approfondimento, o anche semplicemente ispirate ad esse, ma, vi prego, basta con le analisi psicosociobioantropoecc.
Manca solo un buon libro in brossura che raccolga le radiografie e gli esiti degli esami del sangue del buon Tolkien e poi ci sarà davvero tutto.
Ma tutti questi autori credono davvero di sapere con certezze e documentare con chiarezza se Tolkien fosse buono, cattivo, ambientalista, futurista, economista, militarista, comunista, avanguardista, franchista, giuslavorista, estetiSTA e quant'altro.
Francamente credo che leggendo una qualsiasi biografia tra le tante pubblicate e, soprattutto, le lettere di Tolkien (unico testo veramente illuminante sui suoi pensieri, anche più intimi), si possa dire di conoscere a sufficienza Tolkien senza fargli un ecografia e usare il siero della verità.
Cari i miei autori, continuate a studiare e approfondire le opere di Tolkien, attività lodevole, addentrandovi in “quanto” di Tolkien si possa rintracciare in tali testi, lasciando stare questioni e analisi esoteriche e politiche. Lasciamolo riposare in pace eccheccazzo.

Chissà cosa mi passerà per la testa domani.....

IL SIGNIFICATO DEI “LEGAMI” NELLA TERRA DI MEZZO

IL SIGNIFICATO DEI “LEGAMI” NELLA TERRA DI MEZZO


Di Enrico Imperatori
Pubblicato su: Endore n° 14, 2012 (www.endore.it)

Sesta Parte


«Sono particolarmente fortunato ad avere un amico come te. Sento, se posso dire una cosa simile, che il nostro rapporto è simile a quello di Rohan e Gondor, e (come sai) da parte mia il patto di Eorl non sarà mai spezzato, e io continuerò sempre ad aver fiducia e a essere grato per la cortesia e la saggezza di Minas Tirith.»
Ronald Tolkien,
lettera a Rayner Unwin, 21 luglio 1967




5. LEGAMI MAGICI E DI POTERE


Un nuovo concetto di legame si presenta nel Libro I – Capitolo VIII (Nebbia sui Tumulilande), quello del vincolo indotto dagli incantesimi.
Gli incantesimi possono infatti “legare” ma, anche, liberare dai vincoli.
Si contrappone qui l'incantesimo dello spettro dei tumuli che imprigiona,
“.......................
Nel vento nero le stelle anch'esse moriranno,
Ed essi qui sull'oro ancora giaceranno,
Finché l'oscuro signore non alzerà la mano
Sulla terra avvizzita e sul mare inumano.” [1]
all'incantesimo di Tom Bombadil che, viceversa, rende liberi.
“Quando ebbe pronunciato le ultime parole, si udì un grido e il lato della stanza che dava sull'interno del tumulo crollo con gran fragore. ….......... «Vieni, amico Frodo», disse Tom. «Usciamo da qui, andiamo sull'erba fresca»” [2]
Nel Libro II – Capitolo V (Il ponte di Khazad Dûm) vi è un passo molto interessante, che rappresentando lo scontro tra Gandalf ed il Balrog narra di potenti ed antichi legami.
“«Sono un servitore del fuoco segreto, e reggo la fiamma di Anor. Non puoi passare. A nulla ti servirà il fuoco oscuro, fiamma di Udûn. Torna nell'ombra! Non puoi passare».” [3]
Si rappresenta il legame di Gandalf con il fuoco segreto, la fiamma di Anor, che si contrappone al legame del Balrog con il fuoco oscuro, la fiamma di Udûn.
Una contrapposizione che, come detto, richiama a poteri superiori ed ancestrali. Legami ultraterreni che richiedono qualche chiarimento, ovvero:
- “La Fiamma Imperitura o Fuoco Segreto è, nelle opere di J.R.R. Tolkien, l'essenza divina di Eru Ilúvatar, lo spirito divino di cui sono animate le creature della terra di Arda. Tale "Fiamma" possiede anche, per sua stessa natura, la capacità di conferire esistenza a pensieri e sensazioni.”
- "Fuoco Oscuro, Fiamma di Udûn". Nel mondo immaginario creato da J.R.R. Tolkien, Utumno (chiamata anche Udûn in Sindarin) è la prima fortezza di Melkor nel nord della Terra di mezzo.” [4]
Questo passo quindi, attraverso il legame  tra Gandalf ed il fuoco segreto, spiega ai lettori la statura del personaggio.  Gandalf, nientedimeno che legato alle divinità di Aman, uno spirito di natura divina “legato” direttamente a Eru Ilúvatar, l'Uno, il creatore.
Questo particolare legame suggerisce anche al lettore meno esperto che Gandalf non è solo un folcloristico stregone, ma bensì, una divinità di grande potere.
Allo stesso modo si intuisce che il Balrog è un avversario formidabile, in quanto il legame con il fuoco oscuro, lo colloca agli albori del tempo, al servizio anch'esso di una divinità, seppure malvagia e corrotta.
Sempre in questa sezione, anche se forse non del tutto propriamente, voglio inserire un interessante riferimento ad una combinazione di legami di razze e di potere che si rintraccia ne: Le Due Torri. Sto parlando del legame brutale ed inscindibile tra diverse razze di orchi (diverse ma simili nei tratti fondamentali: bestialità, insensibilità e inciviltà, tra gli altri) ed i propri signori e padroni che esercitano su di essi un azione di potere assoluto, ed ai quali però, tali esseri dimostrano una insensata sorta di fedeltà.
Per spiegare meglio si riporta la conversazione tra gli orchi, custodi (e carcerieri) di Merry e Pipino:
“«Potrei riferire ciò ch'è stato detto. I prigionieri NON devono essere frugati né derubati: sono questi i miei ordini». «E anche i miei», soggiunse la voce bassa ed irosa. «Vivi, e nello stato in cui sono stati catturati: guai a torcer loro un capello. Ecco i miei ordini». «Ma non i nostri!», disse una delle prime voci. «Siamo venuti sin qui dalle Miniere per ammazzare, e per vendicare il nostro popolo. Voglio uccidere e poi tornare al Nord».
«E allora continua pure a volere», grugnì la voce irosa. «Io sono Uglúk. Io comando. Io torno a Isengard per la via più breve». «Credi forse che Saruman sia il capo o il Grande Occhio?», disse la voce malvagia. «Noi dobbiamo tornare immediatamente a Lugbúrz».
…............. «.........Noi siamo i servitori di Saruman il Saggio, la Bianca Mano: la Mano che dà carne umana da mangiare. …........«Hai parlato più del necessario, Uglúk», sogghignò la voce malvagia. «Vorrei sapere che cosa ne penserebbero a Lugbúrz. ….......ed io, Grishnákh, dico questo: Saruman è un pazzo, uno sporco pazzo traditore. Ma il Grande Occhio lo sorveglia»”.[5]
Ancora sul potere di “legare” un essere ad un altro con la persuasione e la magia. Il maestro in tale arte è certamente Saruman “il bianco”, o meglio, dovremmo dire, il multicolore. Ebbene, il capo dell'ordine degli Istari, smascherato nel suo intento di acquisire potere e trattare, addirittura, con Sauron in persona, prova ad esercitare il suo antico potere ai danni di re Theoden e di Gandalf, ma senza esito positivo. Infatti, Gandalf, ritornato dal suo viaggio iniziatico, non è più il grigio, ma, ora, è divenuto lui il bianco e su di lui il potere di “legare” o adulare non ha più alcuna efficacia. Ecco alcuni passi significativi a tale riguardo:
“«No», disse Aragorn. «Un tempo era degno della fama che godeva. La sua sapienza era profonda, il suo pensiero ingegnoso, e le sue mani straordinariamente abili; inoltre aveva il potere d'influenzare la volontà altrui. Sapeva persuadere i saggi e scoraggiare la gente dappoco. È un potere che certamente possiede ancora. Pochi sono, nella Terra di Mezzo, coloro che  potrebbero senz'alcun rischio rimanere soli a discuter con lui, anche dopo questa disfatta. Gandalf, Elrond e forse Galadriel, ora che la perfidia di lui è stata messa a nudo; ma pochissimi altri».” [6]
E ancora:
«Non ti ho dato il permesso di andartene», disse Gandalf aspramente. «Non ho finito. Sei diventato uno stolto, Saruman, eppur pietoso. Avresti potuto abbandonare follia e malvagità ed essere utile a qualcosa. Ma hai scelto di rimanere, rimuginando sulla fine dei tuoi vecchi intrighi. Resta dunque! Ma ti avverto, non ti sarà facile trovare un'altra via d'uscita. A meno che le oscure mani dell'Est non si allunghino esse stesse per afferrarti e trascinarti via. Saruman!», gridò, ed il potere e l'autorità della sua voce aumentarono ancora. «Osserva, io non sono Gandalf il Grigio che tu tradisti. Sono Gandalf il Bianco, ritornato dalla morte. Ora tu non hai più colore, e io ti espello dall'ordine e dal Consiglio ». [7]
Infine, una nuova forma di legame  magico che si rintraccia nell'ultimo volume de Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re  è quella che lega i morti al “purgatorio” terreno, sino all'espiazione delle loro colpe per un giuramento non mantenuto. Un sapiente miscuglio di cattolicesimo e paganesimo.
Parrebbe strano che il cattolicissimo Tolkien abbia introdotto tale aspetto nel romanzo; anche se, a mio avviso, non si è trattato che di un espediente spettacolare per risolvere una questione piuttosto scomoda.
Ovvero, la soluzione di una grande battaglia a favore “delle forze del bene” che, altrimenti, viste le forze in campo, avrebbe dovuto ragionevolmente vedere soccombere quel bene che doveva uscirne vittorioso. Sto parlando della battaglia dei campi del Pelennor alle porte di Minas Tirith:
“Un vento gelido come il respiro di fantasmi veniva dalle montagne. Aragorn smontò e in piedi, accanto alla Roccia, gridò con voce possente: «Fedifraghi, perché siete venuti?». Si udì una voce rispondergli nella notte come da molto lontano: «Per mantenere il nostro giuramento ed avere pace». Allora Aragorn disse: «È giunta infine l'ora. Io ora vado a Pelargir sull’Anduin, e voi mi seguirete. E quando da questa terra saranno stati spazzati via i servitori di Sauron, considererò mantenuto il giuramento ed avrete pace e riposo eterno. Perché io sono Elessar, l'erede d'Isildur di Gondor».”. [8]


[1] J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell’Anello, Libro I – Capitolo VIII (Nebbia sui Tumulilande
[2] J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell’Anello, Libro I – Capitolo VIII (Nebbia sui Tumulilande)
[3] J.R.R. Tolkien,  Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell’Anello, Libro II – Capitolo V (Il ponte di Khazad Dûm)
[4] Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
[5] J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Le Due Torri Libro III – Capitolo III (Gli Uruk-Hai)
[6] J.R.R. Tolkien,  Il Signore degli Anelli, Le Due Torri Libro III – Capitolo IX (Relitti e Alluvioni)
[7] J.R.R. Tolkien,  Il Signore degli Anelli, Le Due Torri Libro III – Capitolo X (La Voce di Saruman)”.
[8] J.R.R. Tolkien,  Il Signore degli Anelli, Il Ritorno del Re Libro V – Capitolo II (Il Passaggio della Grigia Compagnia)

NOTIZIE INTERESSANTI DAL WEB

Dal floridissimo e vivacissimo blog “Sentieri Tolkieniani” ricevo e volentieri pubblico:

LE DOMENICHE DI TOLKIEN: TOLKIEN FABBRO DI MILLE STORIE
http://www.sentieritolkieniani.net/blog/index.php?id=ik9

e

SENTIERI TOLKIENIANI A TORINO COMICS 2012
http://www.sentieritolkieniani.net/blog/index.php?id=at4

SITI E CONCERTI - LINGALAD

Ricevo e volentieri pubblico:

vi informiamo che è online il sito ufficiale di Giuseppe Festa: www.giuseppefesta.com
Ecco i prossimi appuntamenti live dei Lingalad:
20 aprile 2012: Gattinara (Vercelli). Concerto presso il locale Il Cortile dei Frati, corso Garibaldi 192. Ore 21.30. Ingresso gratuito.
19 maggio 2012: Casaloldo, loc. San Vito (Mantova). Concerto Lingald duo (Giuseppe Festa e Giorgio Parato). Manifetsazione di rievocazione storica. Orario in fase di definizione. Ingresso gratuito.
21 maggio 2012: Lecco. Concerto presso il Teatro Cenacolo Francescano, p.zza Cappuccini. Ore 21.00. Ingresso gratuito.
22 maggio 2012: Alzano Lombardo, fraz. Nese (Bergamo). Concerto presso il Vecchio Tagliere, via Marconi 69. Ore 20.30. Per prenotare la cena tel 035.4286896
16 giugno 2012: Costa Serina (Bergamo). Luogo e orario in fase di definizione.
30 giugno 2012: Ponte Nossa (Bergamo). Concerto presso il Museo del Maglio, via dei magli 7. Ore 21.00. Ingresso gratuito.
Buoni sentieri
LINGALAD

domenica 1 aprile 2012

CITAZIONE DELLA SETTIMANA: Una modesta proposta

«Pertanto non corriamo alcun rischio di andare contro all'Inghilterra, perché il tipo stesso di materiale non è adatto per essere esportato, dato che la carne di infante è di consistenza troppo delicata per rimanere a lungo immersa nel sale; anche se forse esiste un paese che sarebbe ben contento di mangiarsi l'intera nazione senza sale.».


J. Swift in “Una modesta proposta e altre satire”, Rizzoli, Milano, 1983 

BIBLIOGRAFIA TOLKIENIANA XLII PARTE

Eccoci all’appuntamento settimanale con la bibliografia. Terminato il ciclo delle opere di Tolkien, e di quelle a lui dedicate, pubblicate in Italia, e ad Oxford sino ad oggi, nonché le opere e le poesie scritte, edite, tradotte o con contributi di Tolkien pubblicate in Gran Bretagna, iniziamo oggi la bibliografia relativa alle opere e poesie scritte, edite, tradotte o con contributi di Tolkien, pubblicate negli U.S.A.
Proseguiamo con il periodo compreso tra il 1982 ed il1984.
La mia bibliografia completa (non solo Italiana) relativa al periodo dal 1966 al 2000 è inclusa nell'interessantissimo libro: "Introduzione a Tolkien" a cura di Franco Manni con illustrazioni di Lorenzo G. Daniele.
Simonelli Editore Milano http://www.simonel.com/ - ISBN 88-86792-39-5 - Pagine 492 - € 25,00
NB: La bibliografia più completa, di tutto ciò che riguarda Tolkien, viene pubblicata periodicamente sulla rivista Endore -
http://www.endore.it/, sempre a cura del nostro instancabile Franco Manni


BIBLIOGRAFIA
1982, UNFINISHED TALES OF NUMENOR AND MIDDLE EARTH, di J. R.R. Tolkien, edito da Christopher Tolkien; introduzione, commento, indice e mappa di Christopher Tolkien, edizione economica, viii, 472 pp. , 20.9 x 13.9 cm., 30.000 copie stampate, Houghton Mifflin Company, Boston.

1982, THE J.R.R. TOLKIEN CALENDAR, disegni di Darrel K. Sweet, Ballantine Books, New York.

1983, FINN AND HENGEST: THE FRAGMENT AND THE EPISODE, di J. R.R. Tolkien,edito da Alan Bliss, collezione di saggi e lettere da Oxford, Houghton Mifflin Company, Boston.

1983, MR. BLISS, di J. R.R. Tolkien, illustrazioni a colori di J. R.R. Tolkien, 112 pp. , 14.5 x 20.8 cm., 25.000 copie stampate, Houghton Mifflin Company, Boston.

1983, THE SILMARILLION, di J. R.R. Tolkien, edito da Christopher Tolkien, edizione economica, 366 pp. , 20.8 x 13.9 cm., 15.000 copie stampate, Houghton Mifflin Company, Boston.

1984, TOKIEN: THE WORLD’S MOST BELOVED FANTASY CLASSIC, Ballantine Books - New York.

1984, CATALOGUE OF AN EXHIBIT OF THE MANUSCRIPT OF J. R. R. TOLKIEN, monografia di J.R.R. Tolkien , vi, 32 pp. , 21.7 x 13.8 cm., 150 copie stampate, Memorial Library, Department of Special Collections and University Archives, Marquette University, Milwaukee - Wisconsin.

1984, SMITH OF WOOTTON MAJOR AND FARMER GILES OF HAM, di J. R.R. Tolkien, nuova edizione combinata, illustrato da Pauline Baynes, viii, 120 pp. , 20.8 x 13.8 cm, Nelson Doubleday Inc. - New York.

1984, THE BOOK OF LOST TALES, PART ONE, di J. R.R. Tolkien, edito da Christopher Tolkien, illustrato, vi, 298 pp. , 22.0 x 14.1 cm., 4.000 copie stampate, Houghton Mifflin Company, Boston.

1984, THE BOOK OF LOST TALES, PART TWO, di J. R.R. Tolkien, edito da Christopher Tolkien, illustrato, vi, 26 - 392 pp. , 21.8 x 14.0 cm., 22.500 copie stampate, Houghton Mifflin Company, Boston.

1984, THE HOBBIT or There and Back Again, di J. R.R. Tolkien, edizione illustrata da Michael Hague, x, 294 pp. 25.4 x 20.3 cm., 81.000 copie stampate, Houghton Mifflin Company, Boston.

1984, THE MONSTERS AND THE CRITICS AND OTHER ESSAYS, di J. R.R. Tolkien, edito da Christopher Tolkien, viii, 248 pp. , 22.1 x 13.9 cm., 4.000 copie stampate, Houghton Mifflin Company, Boston.

1984, PICTURES BY J.R.R. TOLKIEN, , di J. R.R. Tolkien, Houghton Mifflin Company, Boston.


TOLKIEN IN FORMA DI HAIKU (O TANKA) – XLII PUNTATA

Tanka

Sulla Soglia

Accovacciati,
in sul poggio pietroso,
scorati attendon
a sovvertir la sorte
il fatidico giorno.

Thorin (2012)


QUELLO CHE MI PASSA PER LA TESTA SU TOLKIEN

Questa nuova rubrichetta si pone l'obiettivo, tra gli altri, di stimolare un po' di discussione tra i lettori del blog.
Infatti, qui, scriverò quello che mi passa per la testa ogni tanto su Tolkien, sulle sue opere o sul mondo in cui è vissuto, così, senza filtri stilistici, linguistici o moralistici e senza approfondimenti. Prevedo parecchi strafalcioni, e qualche cazzatona, ma ben vengano se stimoleranno una qualche forma di discussione, altrimenti pazienza.

Mi è capitato di sentire alcune persone affermare che la lettura de “Lo Hobbit” non è adatta a loro in quanto trattasi di letteratura per bambini, e, però, di non apprezzare nemmeno la letture de “Il Silmarillion” in quanto troppo complicato e specialistico. Ovvero l'unico romanzo apprezzabile è “Il Signore degli Anelli”. Mi chiedo cosa avrebbero pensato de: “Le Lettere di Babbo Natale”, o “Roverandom”, accostati ai “”Racconti Incompiuti di Númenor e della Terra-di-mezzo”. Eppure sono opere dello stesso autore. Non credevo fosse possibile amare “Il Signore degli Anelli” senza amare “Lo Hobbit”, e mi sembra ancora più strano leggere “Il Signore degli Anelli”, senza interessarsi di cosa è successo prima. Ma forse è solo una deformazione da maniaci. Solo che, per me, tutti i libri di Tolkien sono legati dalla stessa magia e quindi non riesco a capire come si possa apprezzarne solo uno, tralasciando gli altri. Certamente l'operazione cinematografica commerciale legata allo Hobbit farà interessare molte persone al Silmarillion ed agli altri libri sulle ere precedenti a quella ove si svolgono le vicende del “Signore degli Anelli” e forse, questo, riuscirà a far scoprire la magia della lettura di Tolkien a nuovi “appassionati”.

Chissà cosa mi passerà per la testa domani.....

IL SIGNIFICATO DEI “LEGAMI” NELLA TERRA DI MEZZO

Di Enrico Imperatori
Pubblicato su: Endore n° 14, 2012 (www.endore.it)

Quinta Parte


«Sono particolarmente fortunato ad avere un amico come te. Sento, se posso dire una cosa simile, che il nostro rapporto è simile a quello di Rohan e Gondor, e (come sai) da parte mia il patto di Eorl non sarà mai spezzato, e io continuerò sempre ad aver fiducia e a essere grato per la cortesia e la saggezza di Minas Tirith.»
Ronald Tolkien,
lettera a Rayner Unwin, 21 luglio 1967




4. LEGAMI AMOROSI


Un nuovo aspetto è quello dei legami amorosi che Tolkien tratta sempre con grande delicatezza e romanticismo.
Di ciò non ci si può stupire se solo si pensa al grande amore e rispetto che Tolkien ha portato alla sua Luthien - Edith per tutta la vita. Un amore ed un rispetto, a mio avviso, scevro da implicazioni religiose, ma semplicemente puro e sincero. Un legame, appunto, indissolubile e incorruttibile.
Nel Libro I – Capitolo VII (Nella casa di Tom Bombadil) ritroviamo il vecchio Tom Bombadil ed il legame con la sua dama: Baccador.
Non si sa molto di loro, però leggendo il capitolo emerge, a mio avviso, al di là di ogni particolare implicazione più o meno celata nel testo, un legame di affetto sincero e limpido amore. Si tratta di un rapporto puro, gioioso, paritario e apparentemente, indissolubile.
Successivamente, nel Libro I – Capitolo XI (Un coltello nel buio) viene rappresentato quello che, a mio avviso, è il più bello ed edificante, ancorché struggente, legame d'amore presente ne Il Signore degli Anelli.
Storia travagliatissima quella di cui si tratta, fatta di un legame fortissimo ed eterno, che va oltre qualsiasi difficoltà, separazione (momentanea), periglio e sofferenza.
In questo capitolo, infatti, Granpasso narra la meravigliosa storia di Beren e Tinuviel.
“…..............................................................
Passato l'inverno ella tornò a ballare
E col suo canto giunse la primavera,
Come una felice allodola o una rondine leggera,
Ed un fiume che scorre dolce verso il mare;
E quando ai suoi piedi spunteranno i fiori,
Ei non desiderò altro che starle accanto,
Poterla accompagnare nel ballo e nel canto
Sull'erba fresca dai mille colori.

Inseguita, di nuovo ella fuggì via.
Tinúviel! Tinúviel!
Il suo nome elfico era poesia,
Ed ella si fermò un attimo ad ascoltare
Come incantata la voce di Beren
Che svelto la raggiunse e come per magia
La vide fra le sue braccia splendere e brillare
Fanciulla elfica ed immortale.

Ma dal destino amaro furono separati,
E vagarono a lungo per monti e pendici
Tra cancelli di ferro e castelli spietati”
E boschi cupi e tetri e luoghi abbandonati,
Mentre fra loro erano i Mari Nemici.
Ma un giorno luminoso si ritrovaron felici,
Ed assieme partiron, amati e infine uniti,
Attraverso boschi e campagne fiorite.”
(Solo per ragioni di spazio....mio malgrado....non l'ho riportata per intero) 1
Questa canzone parla dell'incommensurabile, ineluttabile e duraturo legame tra un essere umano ed una fanciulla elfica: Beren Erchamion e Luthien Tinuviel.
Ancora più significativo, in questo legame, il fatto che Beren (uomo) sia mortale e Luthien (elfo), immortale. Ma il loro legame va oltre la vita e la morte, perché, Tolkien, ci racconta di certi legami che sono davvero indissolubili e trascendono le nostre esperienze terrene. C’è ancora un passo che ritengo una perla preziosissima in tutta la meravigliosa creazione Tolkieniana:
Ma alla fine Beren fu ucciso dal Lupo venuto dai cancelli di Angband, e spirò tra le braccia amorose di Tinuviel; ma ella scelse la mortalità, e di morire al mondo, per poterlo seguire. Si canta che si incontrarono nuovamente al di la dei mari che separano i mondi, e che camminarono ancora qualche tempo vivi tra i verdi boschi e che poi assieme oltrepassarono, tanti e tanti anni fa, i confini del mondo.” 2
Inoltre, sempre in questo passo, leggiamo di come questi legami divengano, di fatto, inestinguibili:
E' così che Luthien Tinuviel fu l'unica della sua gente a morire veramente, a lasciare la terra, ed essi perdettero quella che più amavano. Ma tramite lei la schiatta degli antichi signori elfici si fuse con gli uomini. Vivono ancora coloro dei quali Luthien fu la progenitrice e si dice che la sua linea non si estinguerà mai. Elrond di Gran Burrone appartiene a quella stirpe. Da Beren e Luthien nacque l'erede di Thingol, che chiamarono Dior; e da questi Elwing la bianca, che sposò Eärendil, colui che navigò con la sua imbarcazione lungi dalle nebbie del mondo, sino ai mari del cielo, portando in fronte il Silmaril. E da Eärendil discesero i re di Numenor, ossia dell'Ovesturia.”. 3
Per quanto detto in precedenza, non può sfuggire ciò che significò e comportò il legame tra Beren e Luthien nello svolgersi degli eventi durante le diverse ere nella terra di mezzo. Per chi non ha conoscenza dei fatti narrati e volesse approfondire il tema, in questa sede non posso che rimandare alle letture del Silmarillion, dei Racconti Incompiuti, dei Racconti Perduti e dei Racconti Ritrovati.


1 J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell’Anello, Libro I – Capitolo XI (Un coltello nel buio)
2 J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell’Anello, Libro I – Capitolo XI (Un coltello nel buio)
3 J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell’Anello, Libro I – Capitolo XI (Un coltello nel buio)